Mindfulness MBSR protocollo Base
Incontro introduttivo
Incontro introduttivo
La funzione liberatoria e terapeutica dello stato mentale di consapevolezza è al centro dell’interesse scientifico e della ricerca in ambito educativo, relazionale, organizzativo, nella medicina comportamentale e nella psicologia. Il percorso del protocollo per la riduzione dello stress consente di riprendere il controllo sul proprio stato di salute ed arrivare ad una certa tranquillità mentale che inevitabilmente si riverberi sullo stato di salute del corpo.
Con il percorso le persone apprendono a prendersi a cura di sé, non come alternativa alle cure mediche, ma come essenziale completamento ad altre forme di terapia. Ormai in diversi contesti ospedalieri e clinici la mindfulness ha ricalcato le orme dell’esperienza della clinica per la riduzione dello stress fondata e pensata in un contesto ospedaliero universitario dal Prof. J. Kabat -Zinn.
Il protocollo di Base è stato poi esteso in contesti che si occupano di patologie oncologiche, dolori cronici, cardiopatie ed ipertensioni, depressioni, stati d’ansia, ma soprattutto in ausilio a terapie mediche ed a percorsi diretti a promuovere la salute mediante la riduzione dello stress.
Lo stress è considerato oggi una delle principali cause di stati infiammatori che incidono sulla capacità dei nostri tessuti di mantenersi sani e perché ciò avvenga è necessario che le cellule si possano rinnovare senza ostacoli e quindi funzionare bene. In biologia le cellule che si rinnovano dette “cellule proliferative” vivono in luoghi come il sistema immunitario, l’intestino, le ossa, i polmoni, il fegato, la cute, il pancreas, il rivestimento dell’apparato cardiovascolare, le cellule muscolari lisce del cuore, alcune aree del cervello tra cui l’ippocampo.
Lo stress ed il conseguente stato infiammatorio che genera ha come effetto quello di incidere sui telomeri, che riducendosi inviano segnali che determinano l’arresto del ciclo di divisione e replicazione della cellula. Invecchiamento precoce, perdita della capacità di concentrazione, della memoria, della capacità dei nostri tessuti di mantenersi efficienti e giovani, sono tra gli effetti dello stress e del conseguente stato infiammatorio che abita il nostro organismo.
Diversi sono gli studi che hanno dimostrato come i nostri stati emozionali e mentali in genere possono incidere sulla lunghezza dei telomeri e quindi sulla salute delle nostre cellule ed inevitabilmente dei nostri organi e pertanto del nostro stato di salute generale del nostro corpo. Questa correlazione tra corpo e mente o stati mentali sempre più viene riscontrata e studiata dalla medicina e dalle neuroscienze.
Per chi volesse approfondire un valido testo è “La scienza che allunga la vita. La rivoluzione dei telomeri” a cura di Elizabeth Blackburn ed Elisa Epel, ed. Mondadori, Milano 2017. Altri riferimenti di natura scientifica li potete trovare in “ Il cervello che cambia. Neuroimaging: il contributo alle neuroscience” a cura di Marco Pagani e Sara Carletto, Ed. Mimesis / Clinica del trauma e della dissociazione. Sesto San Giovanni 2019.
Il livello di stress nella nostra vita attuale è molto elevato, dal lavoro alla famiglia non vi sono spazi in cui lo stress ne rimane lontano. Tutti, in qualche modo, cerchiamo di vivere meglio, in salute, in equilibrio nelle relazioni, nel rapporto con noi ed il nostro corpo, per ricercare uno stato di salute e benessere che accompagni il nostro esistere.
La mindfulness può permettere di migliorare le proprie condizioni generali, di prendere in mano la propria salute, in modo costante e permanente, anche con funzione preventiva rispetto al disagio ed alla malattia in genere.
La mindfulness, può consentire di mappare un percorso per migliorare il rapporto con noi, il nostro corpo, e tutto il mondo dei fenomeni mentali che ci abitano per migliorare la nostra qualità di vita ed il nostro benessere.
La mindfulness ha fatto il suo ingresso in contesti clinici, nelle organizzazioni, nelle scuole.
Tra le persone che aderiscono al protocollo è possibile osservare come visiano evidenti miglioramenti nella capacità attentiva, nel modo di costruire le relazioni e nel modo di prendersi cura di sé e di migliorare lo stato di benessere personale e relazionale. La neuroplaticità del nostro cervello e la relazione corpo-mente sono dati ormai assunti dalle neuroscienze.
Insieme daremo risposta a queste domande, in via esperienziale e concreta:
1) La relazione corpo-mente può essere osservata e migliorata?
2) Si può migliorare la propria capacità di percezione del nostro corpo?
3) Posso ridurre lo stato di stress e portare così beneficio al mio corpo ed alla mia mente?
4) Posso migliorare la mia capacità di concentrazione?
5) Posso apprendere a non vivere sempre in reazione e dare risposte funzionali al mio benessere?
6) Posso vivere relazioni non giudicanti ed appaganti?
7) Posso assumere la responsabilità della cura di me mediante la sviluppo della consapevolezza?
8) Posso migliorare la qualità del mio riposo riducendo gli stati di tensione corporea?
9) Posso vivere in salute?
“Il guarire e l’ammalarsi sono processi che avvengono continuamente in noi, e il loro equilibrio relativo, in un dato momento della nostra vita dipende dall’attenzione che portiamo all’esperienza del nostro corpo e della nostra mente, e dalla misura in cui ci accettiamo e rispettiamo le connessioni interne del nostro sistema.”
Prof. Jon Kabat-Zinn
Mercoledì 15 Marzo ore 20.00
presso MyFly Fit Asd
Corso Valentino 33L, Casale Monferrato
Sono Giuseppe Reale, istruttore di Mindfulness formato presso l’A.I.M. di Milano, counselor e formatore relazionale secondo il modello Co.R.Em., a seguito di master presso l’Università di Siena, docente al master per la Promozione della salute presso il Ce.Spes. centro sperimentale della facoltà di medicina dell’università di Perugia da due anni, dove mi sono occupato in modo specifico dei processi di consapevolezza e la promozione della salute nelle organizzazioni, trattando delle forme di leadership consapevole e dell’intelligenza emotiva.
Da oltre un trentennio mi occupo di consenso informato e di diritto alla salute. Mi occupo di vita di coppia, genitorialità ed educazione dell’infanzia nella consapevolezza, con particolare attenzione ai processi di sintonizzazione nel rapporto madre ed infante.
Ho contribuito inoltre alla formulazione della carta dei diritti dell’anziano presso il Consiglio d’Europa ed sono attualmente membro del comitato scientifico della F.I.A.P.A. con sede a Parigi.
Sono direttore di una Fondazione Partecipata, Fondazione Rebecca che è un ente di ricerca e sperimentazione sull’educazione integrale e la vita di relazione per lo sviluppo e salute dell’Umanità.
La Mindfulness ha una funzione liberatoria e terapeutica, consente di riprendere il controllo sul proprio stato di salute ed arrivare ad una certa tranquillità mentale che inevitabilmente si riverbera sullo stato di salute del corpo.
Il livello di stress nella nostra vita attuale è molto elevato, dal lavoro alla famiglia non vi sono spazi in cui lo stress ne rimane lontano. Tutti, in qualche modo, cerchiamo di vivere meglio, in salute, in equilibrio nelle relazioni, nel rapporto con noi ed il nostro corpo, per ricercare uno stato di salute e benessere che accompagni il nostro esistere. La mindfulness può permettere di migliorare le proprie condizioni generali, di prendere in mano la propria salute, in modo costante e permanente, anche con funzione preventiva rispetto al disagio ed alla malattia in genere.
La mindfulness, può consentire di mappare un percorso per migliorare il rapporto con noi, il nostro corpo, e tutto il mondo dei fenomeni mentali che ci abitano per migliorare la nostra qualità di vita ed il nostro benessere. La mindfulness ha fatto il suo ingresso in contesti clinici, nelle organizzazioni, nelle scuole. Tra le persone che aderiscono al protocollo è possibile osservare come vi siano evidenti miglioramenti nella capacità attentiva, nel modo di costruire le relazioni e nel modo di prendersi cura di sé e di migliorare lo stato di benessere personale e relazionale. La neuroplaticità del nostro cervello e la relazione corpo-mente sono dati ormai assunti dalle neuroscienze.
In realtà non hai bisogno di nulla! 🙂
Se vuoi rendere più confortevole la meditazione,
puoi utilizzare alcuni accessori che possono esserti utili.
Qui trovi quelli che utilizzo io.
Hai bisogno di altre informazioni? Ecco qui alcune risposte alle domande più comuni sulla Mindfulness che mi vengono poste.
Puoi iniziare a praticare la Mindfulness seguendo il protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction), cercando il corso che risponde alle tue esigenze, nell’elenco qui sotto.
La mindfulness è adatta a chiunque voglia entrare in contatto con la propria dimensione corpo-mente in maniera profonda e consapevole.
Può essere applicata a tutti i contesti e può essere una risposta funzionale allo stress.
La mindfulness fa al caso tuo se:
Nella sua forma classica, il protocollo è composto da 9 incontri a cadenza settimanale.
I primi 8 incontri durano 1h30m ciascuno e vengono svolti durante la settimana.
L’incontro conclusivo è un’occasione di incontro e socialità, oltre che di pratica e viene svolto dalle 10 alle 17 generalmente di sabato o domenica.
Il protocollo che ti propongo è strutturato in forma integrata, curando in modo particolare il tema della vita di relazione, ambito in cui spesso si generano sofferenze che determinano malesseri nel corpo e nella mente delle persone.
In modo specifico nel protocollo MBSR si lavora sui processi relazionali:
Libro di poesie nate nella Mindfuness.
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