fbpx

Leggi anche: Consenso informato e privacy. Consenso informato e capacità del soggetto che presta il consenso

 

Il superamento della concezione paternalistico ippocratica che vede nel medico il depositario della salute ed il conduttore della tutela fisica del paziente, vede oggi confermato il progetto di un’alleanza terapeutica fra medico e paziente. I due soggetti concorrono nella loro relazione al raggiungimento della salute, intesa nella sua accezione più ampia, come conservazione di autonomie ed integrità fisica e psichica.

I due soggetti protagonisti di un programma terapeutico assumono pari dignità e diritto di autodeterminazione.

Nell’ambito di una concreta alleanza terapeutica è necessario affinare ed apprendere in modo rigoroso e professionale, oltre che umano, adeguate tecniche di comunicazione, la logotecnica clinica e dunque la scienza della comunicazione applicata al rapporto medico paziente. Nell’ambito di un rapporto interattivo fra medico e paziente, vanno considerati diversi aspetti:

  1. la volontà di comunicare;
  2. il grado culturale degli interlocutori;
  3. le elaborazioni emotive personali;
  4. la capacità di comprensione e di reazione.

La comunicazione è dato essenziale e questa può avvenire verbalmente: in modo attivo da parte del medico, concretizzandosi nell’indagine presso il paziente, nella sollecitazione, orientamento e corrispondenza di dati veritieri sullo stato di salute. La comunicazione può essere altresì non verbale e si concretizza nelle seguenti modalità: distanza fisica, rapporto posturale, gestualità, contatto fisico, atteggiamento ed aspetto esteriore.(elementi tratti dalla voce “Logotecnica clinica” in Nuovo Dizionario di Bioetica – Città Nuova ed Istituto Siciliano di Bioetica – Editori, Roma febbraio 2004).

Recommend
  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIN
  • Pinterest
Share
Leave a reply