La ricerca di Consapevolezza, di una vita vissuta nella Mindfulness, entra sempre di più nel campo della scienza. In questi giorni mi trovo in Svizzera a The Science of Consciousness 2019, 26a conferenza internazionale interdisciplinare su questioni fondamentali e temi all’avanguardia legati all’esperienza consapevole.
Dal sito della Conferenza si legge che: “TSC è la più ampia e più lunga conferenza interdisciplinare che enfatizza approcci concettuali, empirici, culturali e persino artistici allo studio della consapevolezza. Tenute annualmente dal 1994, le conferenze TSC si alternano tra Tucson, Arizona e varie località in tutto il mondo.
Le conferenze TSC continuano a riunire varie prospettive, orientamenti e metodologie nello studio della consapevolezza. Questi includono non solo le materie accademiche all’interno delle scienze e delle discipline umanistiche, ma anche le tradizioni contemplative ed esperienziali, la cultura e le arti. TSC intende integrare i punti di vista e colmare le lacune, apprezza le controversie costruttive e persegue lo spirito di un vero dialogo. Il formato della conferenza comprende sessioni plenarie, workshop approfonditi, presentazioni simultanee, sessioni di poster ed eventi sociali.
TSC 2019 includerà temi come la connessione, la ricerca di placebo, l’esperienza in prima persona, anestetici, psichedelici, cognizione vegetale, biologia quantistica, arti fantasma, monismo a doppio aspetto, percezione bistabile, intuizione, studi religiosi, evoluzione, linguaggio, incarnazione, tempo coscienza, neuroscienza critica, micro-fenomenologia e altro ancora. Il TSC 2019 evidenzierà in particolare le implicazioni testabili di vari approcci alla coscienza.
Gli organizzatori sono:
Harald Atmanspacher del Collegium Helveticum Zurich e Stuart Hameroff del Centre for Consciousness Studies, Università dell’Arizona a Tucson