Conferenza introduttiva
31 luglio ORE 16,30
In San Raffaele Cimena presso l’associazione Yandre
Via Carpanea 8
“Una comunità che educa mediante la mindfulness”
Mindfulness = consapevolezza
“Porre attenzione in un modo particolare, intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”
Jon Kabat – Zinn
INCONTRO introduttivo e di presentazione progettuale per
- Comunità
- Giovani
- Famiglie
- Insegnanti
- Educatori
- Sanitari
- Imprenditori.
Per chi ha a cuore il miglioramento delle proprie capacità per vivere nella piena realizzazione della propria esistenza.
Partecipazione ad offerta libera
La Mindfulness come via per prendersi cura di sé
Per relazioni fondate sulla consapevolezza
La funzione liberatoria e terapeutica dello stato mentale di consapevolezza è al centro dell’interesse scientifico e della ricerca in ambito educativo, relazionale, organizzativo, nella medicina comportamentale e nella psicologia.
Il percorso del Protocollo integrato per la riduzione dello stress (MBSR) consente di riprendere il controllo sul proprio stato di salute ed arrivare ad una certa tranquillità mentale che inevitabilmente si riverbera sullo stato di salute del corpo facilitando e favorendo il miglioramento della vita di relazione, elemento costitutivo essenziale della salute.
Insieme alla associazione Yandre di San Raffaele Cimena, che ha come fulcro l’attenzione al mondo minorile dell’infanzia, alla genitorialità ed ai processi educativi fondati sulla consapevolezza e sul risveglio dei sensi dedicheremo un pomeriggio per presentare la mindfulness e per proporre un insieme di progetti. Un momento di presentazione, condivisione ed esperienza con a seguire uno spazio di convivialità per aprirci alla relazione.
Insieme daremo alcune risposte alle seguenti domande:
- Cos’è la mindfulness;
- La mindfulness ha fondamento scientifico?
- Può migliorare la salute mentale e fisica?
- Si può essere genitori consapevoli?
- Si può essere educatori ed insegnanti consapevoli?
- La consapevolezza permette di apprendere nuove modalità per coltivare e stare nelle relazioni?
- Perché la mindfulness in alcuni stati del nord Europa rientra nei programmi scolastici?
- Maternità e mindfulness, possiamo proporla come strada per favorire un corretto ed efficace sviluppo neurofisiologico dell’infante, anche nella fase di gestazione;
- La mindfulness è realmente una risposta efficace allo stress?
- La mindfulness è laica? E’ da tutti sperimentabile?
- Cosa proponiamo? (Protocollo MBSR, seminari e progetti rivolti al territorio ed ai consociati tutti, costruiamo insieme una società più capace di vivere nella consapevolezza)
Con il percorso protocollare di base le persone apprendono anche a prendersi a cura di sé, non come alternativa alle cure mediche, ma come essenziale completamento ad altre forme di terapia. Ormai in diversi contesti ospedalieri e clinici la mindfulness ha ricalcato le orme dell’esperienza della clinica per la riduzione dello stress fondata e pensata in un contesto ospedaliero universitario dal Prof. J. Kabat -Zinn.
Il protocollo di Base è stato poi esteso in contesti che si occupano di patologie oncologiche, dolori cronici, cardiopatie ed ipertensioni, depressioni, stati d’ansia, ma soprattutto in ausilio a terapie mediche ed a percorsi diretti a promuovere la salute mediante la riduzione dello stress.
Lo stress è considerato oggi una delle principali cause di stati infiammatori che incidono sulla capacità dei nostri tessuti di mantenersi sani e perché ciò avvenga è necessario che le cellule si possano rinnovare senza ostacoli e quindi funzionare bene.
In biologia le cellule che si rinnovano dette “cellule proliferative” vivono in luoghi come il sistema immunitario, l’intestino, le ossa, i polmoni, il fegato, la cute, il pancreas, il rivestimento dell’apparato cardiovascolare, le cellule muscolari lisce del cuore, alcune aree del cervello tra cui l’ippocampo.
Lo stress ed il conseguente stato infiammatorio che genera ha come effetto quello di incidere sui telomeri, che riducendosi inviano segnali che determinano l’arresto del ciclo di divisione e replicazione della cellula.
Invecchiamento precoce, perdita della capacità di concentrazione, della memoria, della capacità dei nostri tessuti di mantenersi efficienti e giovani, sono tra gli effetti dello stress e del conseguente stato infiammatorio che abita il nostro organismo.
Diversi sono gli studi che hanno dimostrato come i nostri stati emozionali e mentali in genere possono incidere sulla lunghezza dei telomeri e quindi sulla salute delle nostre cellule ed inevitabilmente dei nostri organi e pertanto del nostro stato di salute generale del nostro corpo.
Questa correlazione tra corpo e mente o stati mentali sempre più viene riscontrata e studiata dalla medicina e dalle neuroscienze.
Per chi volesse approfondire un valido testo è “La scienza che allunga la vita. La rivoluzione dei telomeri.” A cura di Elizabeth Blackburn ed Elisa Epel, ed. Mondadori, Milano 2017.
Altri riferimenti di natura scientifica li potete trovare in “ Il cervello che cambia. Neuroimaging: il contributo alle neuroscience.” A cura di Marco Pagani e Sara Carletto, Ed. Mimesis / Clinica del trauma e della dissociazione. Sesto San Giovanni 2019.
“Diventare Consapevoli”, Daniel J. Siegel. Raffaello Cortina Editore, Torino 2019.
Il livello di stress nella nostra vita attuale è molto elevato, dal lavoro alla famiglia non vi sono spazi in cui lo stress ne rimane lontano.
Tutti, in qualche modo, cerchiamo di vivere meglio, in salute, in equilibrio nelle relazioni, nel rapporto con noi ed il nostro corpo, per ricercare uno stato di salute e benessere che accompagni il nostro esistere.
La mindfulness può permettere di migliorare le proprie condizioni generali, di prendere in mano la propria salute, in modo costante e permanente, anche con funzione preventiva rispetto al disagio ed alla malattia in genere.
La mindfulness, può consentire di mappare un percorso per migliorare il rapporto con noi, il nostro corpo, e tutto il mondo dei fenomeni mentali che ci abitano per migliorare la nostra qualità di vita ed il nostro benessere.
La mindfulness ha fatto il suo ingresso in contesti clinici, nelle organizzazioni, nelle scuole.
Tra le persone che aderiscono al protocollo è possibile osservare come vi siano evidenti miglioramenti nella capacità attentiva, nel modo di costruire le relazioni e nel modo di prendersi cura di sé e di migliorare lo stato di benessere personale e relazionale.
La neuroplaticità del nostro cervello e la relazione corpo-mente sono dati ormai assunti dalle neuroscienze.
“Il guarire e l’ammalarsi sono processi che avvengono continuamente in noi, e il loro equilibrio relativo, in un dato momento della nostra vita dipende dall’attenzione che portiamo all’esperienza del nostro corpo e della nostra mente, e dalla misura in cui ci accettiamo e rispettiamo le connessioni interne del nostro sistema.”
Prof. Jon Kabat-Zinn
Con la presenza del Sindaco di San Raffaele Cimena Ettore Mantelli ed altre autorità locali, di Andrea e Yarcie responsabili dell’associazione Yandre che si propone di rieducare l’infanzia al contatto con la Terra quale via e strumento educativo per favorire la crescita armonica dei bambini e e degli adulti di riferimento.
Come prenotare
È necessario comunicare la propria partecipazione, lasciando nome, cognome, telefono ed indirizzo e-mail, presso l’associazione Yandre
Cell. +39 371 36 44 168
e-mail associazione.yandre@gmail.com
“Una sfera importante della nostra vita e della nostra esperienza, che a causa dell’automatismo delle nostre reazioni tendiamo ad ignorare, è il rapporto con il nostro corpo. Spesso siamo appena in contatto con il nostro corpo, a stento ci rendiamo conto di ciò che sente. Di conseguenza, spesso siamo insensibili agli effetti che su di esso hanno l’ambiente, le nostre azioni e perfino i nostri pensieri ed emozioni. Quando ignoriamo queste interconnessioni, a volte abbiamo la sensazione che il nostro corpo abbia reazioni imprevedibili e non riusciamo a capire perché….i sintomi fisici sono messaggi che il corpo ci invia per farci sapere come sta e quali sono i suoi bisogni. Quando siamo più in contatto con il nostro corpo perché gli prestiamo sistematicamente attenzione, acquistiamo anche la capacità di capire quello che ci vuole comunicare e di rispondere in maniera appropriata. Imparare ad ascoltare il corpo è di vitale importanza per la tua salute e la qualità della tua vita.”
Prof. Jon Kabat-Zinn
dipartimento di medicina preventiva e comportamentale presso l’Università del Massachusetts fondatore della Clinica per la riduzione dello stress