Gli articoli sulla Protezione Giuridica sono rivolti davvero a tutti perché la fragilità abita tutti noi e forse è proprio in questo spazio che la vita può offrire reali risorse per accedere alla felicità e alla piena realizzazione della nostra umanità.
E per dare una risposta a chi ha trovato nella mia attività – così come nelle forme associative da me dirette – cultura, innovazione, formazione e supporto, intendo scrivere degli articoli su temi a cui sono ancora molto legato.
La vita mi ha posto di fronte agli effetti dell’ignoranza, dell’aggressività, della rabbia, della sofferenza di chi attacca, trovando in questa modalità relazionale un modo per esistere e legittimarsi. Ho toccato con mano la violenza di alcuni uomini in posizioni di potere ma gli attacchi subiti mi hanno fatto maturare, forse qualcuno sperava nella soppressione della libertà di pensiero, di vita e di crescita, ma ho accolto anche questo, sono vivo, in salute e più consapevole sicuramente di quanto mi abita e questa è stata l’occasione più straordinaria di questi anni… quindi posso rivolgermi anche a chi ha generato della sofferenza e portato difficoltà. Affermo in serenità che mi ha fatto un grande dono e a questi va tutta la mia gratitudine e riconoscenza.
Posso accettare e accogliere anche questa modalità, certo di aver messo passione, attenzione e cura nel mio lavoro, forse disturbando, forse alterando i sonni dell’incoscienza, forse offrendo spunti e possibilità, forse commettendo, involontariamente, anche errori, nella certezza però di aver dato tutto quello che mi è stato permesso di dare, affidandomi allo studio ed al confronto costante.
In questo silenzio fatto ancora di studio e nuovi percorsi, nuovi incontri che hanno ulteriormente cambiato la mia vita, ho maturato l’idea di scrivere periodicamente 22 brevi articoli e di incontrare tutti coloro che lo vorranno e ne avranno necessità: dai gruppi alle associazioni, alle organizzazioni, ai professionisti, ma soprattutto ai più fragili, con l’obiettivo di facilitare l’accesso alle proprie risorse personali, sviluppando resilienza, empatia matura ed intelligenza emotiva attraverso percorsi di consapevolezza di sé e non solo.
Grazie, dunque, a chi mi è stato vicino, grazie a chi si è allontanato, grazie a chi è arrivato. Questa gratitudine nasce dall’aver avuto la possibilità di vedere molto di me di aver visto emergere aspetti non noti, di aver messo luce parti che in genere l’umanità nasconde inconsapevolmente dietro a maschere così aderenti al proprio esistere da parer vere… pur essendo solo maschere, di aver colto il significato dell’impermanenza, della vacuità, avvicinandomi alle radici della sofferenza. È un cammino di grande liberazione da strutture egoiche che ottenebrano e che impediscono di trovare il senso del proprio esistere. Con pazienza, in una “attesa” costante, con determinazione e gentilezza, so che tutto muterà, che tutto fluirà in un esistere verso la felicità autentica e la piena realizzazione della mia umanità. Ho imparato a guardare la Terra dal punto di vista della luna e del Sole e da questi spazi ho trovato un senso alle cose ed agli accadimenti. Auguro a tutti un buon viaggio, buona lettura e riflessioni, confermando la disponibilità ad ogni sereno confronto ed incontro.
I brevi articoli, che costituiranno materiale per una pubblicazione più complessa, potranno essere letti come una sorta di vademecum dell’amministratore di sostegno, traccia per ogni essere umano che intende avvicinarsi alla dimensione della fragilità, dimensione che è connaturata all’esistere e riguarda tutti noi. Un ringraziamento ancora a chi ha permesso tutto questo: ogni essere consapevole ed inconsapevole che ho incontrato sul cammino.