La mindfulness è tra i più validi alleati per la riduzione dello stress. Insegna ad entrare in contatto con la parte più intima di sé stessi, così da imparare ad accettare e accettarsi. La mindfulness insegna a volersi bene.
Sta succedendo qualcosa di rara bellezza in questi mesi. A Torino, Varese e Pianezza, ventuno persone hanno deciso di prestare attenzione, osservare, ascoltarsi. Lo stanno facendo attraverso la mindfulness, così da arrivare ad una consapevolezza profonda e a un’effettiva riduzione dello stress.
Ci sarò anch’io, insieme a loro, durante un protocollo che ci vedrà accanto per otto settimane, e che ci permetterà di illuminare spazi emotivi che quasi mai tocchiamo con mano.
“Mindfulness integrata, la via per prendermi cura di me” è un corso intenso, ma estremamente delicato, in cui mi curo di accompagnare ogni partecipante passo dopo passo, sorreggendolo lì dove serve, tendendo un braccio quando qualcuno ha bisogno di un appiglio.
Entrare in contatto con le proprie emozioni richiede sempre un certo grado di coraggio, così come acquisire consapevolezza e accettazione di chi siamo, di cosa e come sentiamo.
Ormai la mindfulness fa parte della mia vita da tanto tempo, e mi ha permesso di vivere con maggiore serenità ogni evento, portando equilibrio nelle cinque fondamentali facoltà: fede, energia, presenza mentale, concentrazione e saggezza.
Condividere quello che so è diventato un impegno professionale, ma soprattutto umano.
Perciò, quando ventuno persone hanno deciso di intraprendere questo percorso insieme a me, ho deciso di dare loro un terreno ottimale su cui camminare. Per farlo, mi sono affidato a Jon Kabat-Zinn, che nel 1979 ha messo a punto il protocollo MBSR.
Il protocollo è un programma che punta alla diminuzione dello stress. Insegna a disattivare gli automatismi negativi della mente, che portano a focalizzarsi in maniera assidua sui ricordi delle esperienze dolorose.
L’obiettivo è imparare a direzionare l’attenzione, ad assumere consapevolezza di cosa ci succede dentro. Poi, a distanza di un mese dalla fine del corso, è previsto un incontro per monitorare i miglioramenti, così da capire com’è andato il cammino in solitaria.
Ognuno di noi può farlo, te lo garantisco, anche tu.
Se miri alla risollevarti dal nervosismo, se vuoi iniziare a capire meglio te stesso e come si muovono i tuoi pensieri, se vuoi restituire calma alla tua quotidianità, questo protocollo base ti indirizzerà nella giusta direzione.
Prova a immaginarti come un atleta! La mente è come un muscolo che si può allenare. Qui ci alleniamo alla serenità.
Prendersi cura di sé diventerà una costante, una forma di volersi bene, che di certo, ti meriti anche tu.